La Lepre e la Tartaruga

"Pista! Largo! Arrivo io!" Strilla la lepre arrivando a tutta birra.
"Attenta!" Strilla la povera tartaruga che viene travolta da quell'uragano.
La lepre infatti corre avanti e indietro tutto il giorno per il bosco e veloce come un razzo, percorre gli stretti sentieri della foresta, senza pensare che potrebbe fare male a qualcuno e infischiandosene di tutto ciò che ha intorno. Tutti gli animali della foresta sono molto seccati da questo suo comportamento e si lamentano spesso, brontolando tra loro.
Questa volta la lepre ha investito la povera tartaruga che se ne stava tranquilla a far quattro chiacchiere con la sua amica ape. "Ma che succede?" strilla finendo a gambe all'aria. "C'è in arrivo un uragano?"
Per la tremenda botta, la tartariga si ritrova a mollo nello stagno e strilla a perdifiato.
"Basta! Non ne posso più di te! Ma chi credi di essere?"
La lepre si volta alle urla della tartaruga e scoppia a ridere divertita: "che hai da strillare tanto? Non penserai di farmi paura? Sono l'animale più veloce del bosco: quando arrivo io, dovete spostarvi e farmi posto!" Ma la tartaruga non si lascia intimidire facilmente: "sei solo una sbruffona maleducata!"
Gli altri animali intervengono per mettere pace tra i due. "Non serve a nulla litigare!" dice il saggio grillo e interviene anche la coccinella: "la lepre però ci deve promettere di fare più attenzione!"
"Io corro veloce come un fulmine, non posso fermarmi a guardare dove metto le zampe! Siete voi che dovreste fare attenzione a me!" protesta la lepre arrabbiata.
"Perchè non facciamo una gara?" propone la tartaruga.
"Vedremo se sei davvero così forte come credi!"
La lepre accetta subito volentieri: "una gara di corsa con te? troppo facile! Non riuscirò nemmeno a divertirmi". Pronti...partenza...via!!! La lepre e la tartaruga cominciano la gara sotto gli occhi di tutti gli animali della foresta che fanno un tifo indiavolato per la povera tartaruga. La lepre sparisce subito in una nuvola di polvere, lasciandosi alle spalle la tartaruga.
Dopo poco la lepre si ritrova in un prato di carote tenere e profumate. "Sono così svelta", si dice la lepre presuntuosa, "che posso fermarmi a mangiarne un pò!". Si riempie così la pancia di carote novelle e, quasi senza accorgersene, si addormenta cullata dal vento. La tartaruga intanto continua lenta il suo cammino, avanzando con fatica un passo dopo l'altro.
Ad un tratto le si avvicina l'orso per offrirle il suo aiuto. "La lepre si è addormentata e adesso noi ti aiuteremo! Quella sbruffona si merita davvero una bella lezione!"
Ormai gli animali del bosco non si trattengono più e, con urla e strpiti, sostengono la loro beniamina che, tra gli incitamenti degli amici, prosegue il suo cammino. "Brava! Vai forte! Continua così!" le gridano tutti facendole festa. La tartaruga è ormai senza fiato, ma si fa forza sostenuta dall'affetto di tutti gli animali del bosco.
Mancano pochissimi metri al traguardo e gli strepiti degli animali del bosco svegliano all'improvviso la lepre che si guarda attorno e capisce subito di aver fatto un grosso errore. "Che sciocca presuntuosa sono stata!" si dice cercando di recuperare il tempo perduto. Parte di gran carriera sollevando un tremendo polverone, ma il traguardo è troppo lontano e alla tartaruga mancano ormai solo pochi passi. Tutto il bosco è con lei e le fa festa.
L'amica ape con dell'acqua fresca la incita a proseguire "E' l'ultimo metro, forza che ormai hai vinto!"
Vittoria! La tartaruga ha battuto la lepre che ora finalmente smetterà di importunare gli animali del bosco.